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Nome
DISTROFIE RETINICHE EREDITARIE
Codice esenzione
RFG110
Classe
MALATTIE DELL'APPARATO VISIVO
Definizione
Malattie retiniche geneticamente determinate caratterizzate da una progressiva degenerazione dei fotorecettori. Possono interessare inizialmente e prevalentemente la retina periferica (retinite pigmentosa e forme affini) o la retina centrale (distrofie maculari).
Struttura di coordinamento
AOU CAREGGI FIRENZE-OCULISTICA
Sito web: http://www.aou-careggi.toscana.it/internet/index.php?option=com_content&task=view&id=483&Itemid=159
Clinica Oculistica Azienda Ospedaliero Uviversitaria Careggi, Largo Brambilla 3, 50134 Firenze
Telefono per appuntamento: 055-7947000
Coordinatore
Dr. ANDREA SODI
A tutti i pazienti viene consigliata l'astensione dal fumo, un'alimentazione equilibrata ricca di frutta e verdura, la limitazione dell'esposizione ad una forte luce solare. Come in tutte le malattie ereditarie è raccomandata una consulenza genetica se i pazienti ( o anche qualcuno dei membri sani della famiglia ) vogliono programmare una gravidanza.
Associazione Toscana Retinopatici Ipovedenti (ATRI) : www.atritoscana.it
Retina Italia ( federazione delle varie associazioni di pazienti affetti da malattie degenerative retiniche ) : www.retinaitalia.org
1. Hamel C. Retinitis Pigmentosa Orphanet J Rare Disease 1: 40, 2006
2. Battaglia Parodi M. Eredodistrofie corioretiniche Verduci, 2002
3. Simonelli F, Sodi A. Distrofie maculari eredofamiliari Fabiano Ed, Canelli(AT), 2011
Per ottenere maggiori informazioni, o per assistenza telefonare al numero verde regionale gratuito 800 880101, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00. Chiuso il sabato e la domenica.
La sintomatologia di esordio è in genere costituita da alterazioni della sensibilità luminosa con difficoltà nella visione notturna (emeralopia) o al contrario fastidio in piena luce (fotofobia). La malattia in genere progredisce con alterazioni del campo visivo e riduzione dell'acuità visiva. La diagnosi si basa di solito sulla valutazione clinica del paziente (di particolare importanza l'osservazione del fondo oculare), l'esame del campo visivo, le indagini elettrofisiologiche (Elettroretinogramma ed Elettro-oculogramma), l'OCT; spesso sono necessari anche la fluorangiografia e lo studio dell'autofluorescenza del fondo oculare. In molte patologie (di cui si conoscono le alterazioni molecolari più frequentemente associate) si può effettuare un test genetico. In alcuni casi le distrofie retiniche ereditarie si sviluppano nell'ambito di malattie sindromiche (che cioè coinvolgono più distretti dell'orgnismo) ed in questi casi è necessaria la valutazione del paziente da parte di più specialisti.Dal punto di vista terapeutico si consigliano in genere integratori alimentari con azione antiossidante e lenti filtranti; per la retinite pigmentosa è stata proposta la supplementazione con forti dosi di vitamina A, ma questo approccio terapeutico è tuttora controverso.Nei casi più gravi si possono utilizzare degli ausili ottici per facilitare la lettura.Varie strategie terapeutiche dirette al trattamento vero e proprio della malattia sono attualmente in sperimentazione, ma non ancora disponibili per un impiego clinico diffuso; fra queste ricordiamo la terapia genica e la terapia cellulare.
Autore della scheda
Sodi Andrea,Murro Vittoria
Ultimo aggiornamento scheda
Monday 18 September 2017