ANGELMAN, SINDROME DI   Visualizza dati statistici

Nome ANGELMAN, SINDROME DI
Codice esenzione RN1300
Classe ALTRE SINDROMI E MALFORMAZIONI CONGENITE COMPLESSE
Definizione La sindrome di Angelman è una condizione caratterizzata principalmente da ritardo mentale, microcefalia, epilessia, assenza del linguaggio e atassia. L’incidenza della patologia è pari a circa 1:15.000 nati vivi. Maschi e femmine sono affetti in egual misura.
Centro di Coordinamento Regionale CCMR-MALFORMAZIONI CONGENITE E DISABILITÀ INTELLETTIVE

Struttura specialistica responsabile: AOU SIENA-GENETICA MEDICA

Responsabile Centro PROF.SSA RENIERI ALESSANDRA
Sottorete clinica Neurologia pediatrica

Struttura specialistica responsabile: AOU MEYER FIRENZE-NEUROLOGIA PEDIATRICA

Responsabile sottorete clinica PROF. GUERRINI RENZO
Percorso del paziente

La struttura di coordinamento di rete o di sottorete clinica contribuisce ad assicurare la presa in carico del paziente ed il completamento dell'iter diagnostico, terapeutico e di certificazione.

AOU CAREGGI FIRENZE CERTIFICAZIONE PER ESENZIONE
CONTROLLO
DIAGNOSI
TERAPIA
AOU MEYER FIRENZE ASSISTENZA-CONTROLLO CORRELATO
CERTIFICAZIONE PER ESENZIONE
CONTROLLO
DIAGNOSI
DIAGNOSI GENETICA
TERAPIA
AOU PISA DIAGNOSI GENETICA
DIAGNOSTICA STRUMENTALE-DI LABORATORIO
AOU SIENA CERTIFICAZIONE PER ESENZIONE
CONTROLLO
DIAGNOSI
DIAGNOSI GENETICA
TERAPIA
IRCCS STELLA MARIS CERTIFICAZIONE PER ESENZIONE
CONTROLLO
DIAGNOSI
TERAPIA
USL TOSCANA CENTRO FIRENZE CERTIFICAZIONE PER ESENZIONE
CONSULENZA GENETICA
CONTROLLO
DIAGNOSI GENETICA
USL TOSCANA SUD EST AREZZO CERTIFICAZIONE PER ESENZIONE
CONTROLLO
DIAGNOSI
TERAPIA
Informazioni aggiuntive sul percorso
La diagnosi clinica viene effettuata anche presso l'AOU Meyer Firenze-Neurologia Pediatrica
Link utili
http://www.geneclinics.org/ http://www.orpha.net/
Cerca ANGELMAN, SINDROME DI sul sito orpha.net
Bibliografia
Bibliografia/fonti Clayton- Smith J, Pembrey ME. Angelman Syndrome. Med genet 1992;29:412-5. Guerrini R, De Lory T, Bonanni P et al. Cortical myoclonus in Angelman Syndrome. Ann Neurol 1996; 40: 39-48. Gurrieri F. Malattie da difetti dell'imprinting genomico. In Neri G, Genuardi M. Genetica umana e medica. 2011. Elsevier Srl. Cap14 pp 231-240.
Ulteriori informazioni

Per ottenere maggiori informazioni, o per assistenza telefonare al numero verde regionale gratuito 800 880101, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00. Chiuso il sabato e la domenica.

Descrizione clinica

Le caratteristiche principali della sindrome di Angelman sono rappresentate da: grave ritardo psicomotorio, assenza di linguaggio, problemi di equilibrio e andatura atassica con tremore agli arti, riso eccessivo e immotivato, ipereccitabilità, iperattività, scarsa capacità di attenzione. In genere la maggior parte dei pazienti presenta un incarnato piuttosto chiaro con occhi azzurri e capelli biondi. Altri tratti frequentemente osservati sono la microcefalia, che si rende evidente dopo i 2 anni di vita, e la presenza di crisi convulsive, che solitamente insorgono entro i 3 anni. Una peculiare caratteristica, presente in più dell’80 per cento dei pazienti, è rappresentata dal riscontro di un pattern EEG caratteristico, più evidente nei primi anni di vita. Una manifestazione molto tipica è il mioclono corticale ritmico ad alta frequenza che si manifesta sotto forma di tremito continuo delle mani talvolta percettibile anche a livello del volto e dei piedi. Per quanto riguarda le complicanze mediche, alcuni bambini affetti soffrono più facilmente di infezioni delle alte vie aeree (otiti in particolare); altre problematiche segnalate sono: ernia inguinale, scoliosi, problemi oculari, reflusso gastroesofageo. La patologia riconosce un’eziologia genetica ed è causata dall’assenza di una porzione del cromosoma 15 di origine materna (15q11-q13). Diversi sono i possibili difetti di base che portano alla mancanza di questa regione: • delezione/microdelezione della regione 15q11-q13. Rappresenta il 50-75 per cento dei casi. Il cromosoma che presenta la delezione è sempre quello di origine materna; • disomia uniparentale (circa 2-4 per cento dei casi). Entrambi i cromosomi 15 sono in questo caso di origine paterna; • mutazioni del centro di imprinting (rare). In questi casi l’alterazione coinvolge un gene della regione che è deputato alla regolazione dell’attivazione/inattivazione dei geni circostanti (imprinting). Quando questo gene (regolatore del centro dell’imprinting) è mutato, i geni che dovrebbero essere espressi dal cromosoma materno non lo sono più, con un effetto finale analogo a quello della delezione o della disomia uniparentale; • mutazioni del gene UBE3A (singolo gene anch’esso localizzato nella regione 15q11-q13). Il rischio di ricorrenza della patologia dopo la nascita di un soggetto affetto è strettamente legato al meccanismo genetico alla base della perdita del contributo materno nella specifica regione del cromosoma 15; in caso di delezione o disomia uniparentale è < 1 per cento, in caso di mutazione di UBE3A o del centro dell’imprinting può essere pari al 50 per cento; in questo caso potrebbero essere a rischio aumentato anche altri membri del ramo familiare materno. Accertamenti diagnostici La diagnosi clinica può essere confermata mediante test genetici in grado di individuare il tipo di alterazione genetica responsabile della malattia. Di regola, nel sospetto di sindrome di Angelman, viene effettuato un test di metilazione, che è in grado di depistare i primi tre tipi di difetto di base. In caso di normalità, è indicata l’analisi mutazionale del gene UBE3A. qualora il test di metilazione risultasse patologico, è opportuno eseguire ulteriori accertamenti (FISH, studio della disomia uniparentale, ricerca di mutazione del centro dell’imprinting) al fine di identificare per ogni paziente il meccanismo patogenetico. Esiste tuttavia una percentuale di pazienti (5-10 per cento) in cui le tecniche attuali non sono in grado di riscontrare alcuna anomalia e la diagnosi può essere posta e confermata soltanto su base clinica. È consigliabile l’esecuzione di una consulenza genetica da parte dei genitori del soggetto affetto. Possibilità terapeutiche Esistono una serie di importanti misure riabilitative che possono risultare utili per migliorare la comunicazione, la motricità e il comportamento. È anche importante il controllo farmacologico delle crisi convulsive (se presenti) e il monitoraggio e la cura di eventuali complicanze mediche, in particolare dei problemi gastrointestinali e otorinolaringoiatrici nei primi anni di vita e ortopedici e oculistici in seguito. Monitoraggio raccomandato I pazienti devono essere sottoposti a un follow-up , neuropsichiatrico e riabilitativo. Periodiche valutazioni con monitoraggio video EEG sonno /veglia e dosaggio farmaci antiepilettici se presente epilessia.

Autore
Prof. Renzo Guerrini; Dott.ssa Simona Pellacani

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