AMILOIDOSI SISTEMICHE   Visualizza dati statistici

Nome AMILOIDOSI SISTEMICHE
Codice esenzione RCG130
Classe DIFETTI CONGENITI DEL METABOLISMO E DEL TRASPORTO DELLE PROTEINE
Definizione

L'amiloidosi sistemica rappresenta una patologia caratterizzata da un difetto nel metabolismo proteico (misfolding) con progressiva deposizione di materiale proteico fibrillare nel compartimento extracellulare di vari organi e tessuti che determina un danno progressivo. La classificazione delle amiloidosi si basa sulla natura delle diverse proteine amiloidogeniche. Per convenzione, il tipo di amiloidosi è indicato da un acronimo in cui la prima lettera è una A seguita dalla abbreviazione della proteina precursore, ad esempio L per light chain nell’amiloidosi causata da deposizione di catene leggere immunoglobuliniche monoclonali (AL). Le forme più comuni di Amiloidosi sistemica sono rappresentate da: 1) Amiloidosi AL (o primitiva), legata a un alterata secrezione monoclonale di una catena leggera immunoglobulinica, 2) Amiloidosi AA (o secondaria), legata alla presenza di uno stato infiammatorio cronico come nelle malattie autoimmuni, reumatiche o infezioni croniche. 3) Amiloidosi eredofamiliari da mutazione di alcune proteine, di cui la più comune è la Transtiretina (ATTR)

Centro di Coordinamento Regionale CCMR-IMMUNODEFICIENZE E MALATTIE AUTOINFIAMMATORIE ED AUTOIMMUNI

Struttura specialistica responsabile: AOU CAREGGI FIRENZE-IMMUNOLOGIA E TERAPIE CELLULARI

Responsabile Centro PROF.SSA PARRONCHI PAOLA
Sottorete clinica Malattie autoinfiammatorie

Struttura specialistica responsabile: AOU SIENA-REUMATOLOGIA

Responsabile sottorete clinica DR. CANTARINI LUCA
Percorso del paziente

La struttura di coordinamento di rete o di sottorete clinica contribuisce ad assicurare la presa in carico del paziente ed il completamento dell'iter diagnostico, terapeutico e di certificazione.

AOU CAREGGI FIRENZE CERTIFICAZIONE PER ESENZIONE
CONTROLLO
DIAGNOSI
DIAGNOSI GENETICA
TERAPIA
AOU PISA CERTIFICAZIONE PER ESENZIONE
CONTROLLO
DIAGNOSI
TERAPIA
AOU SIENA ASSISTENZA-CONTROLLO CORRELATO
CERTIFICAZIONE PER ESENZIONE
CONTROLLO
DIAGNOSI
DIAGNOSTICA CLINICA
TERAPIA
FONDAZIONE CNR REGIONE TOSCANA GABRIELE MONASTERIO CERTIFICAZIONE PER ESENZIONE
CONTROLLO
DIAGNOSI
TERAPIA
USL TOSCANA CENTRO EMPOLI CERTIFICAZIONE PER ESENZIONE
CONTROLLO
DIAGNOSI
TERAPIA
USL TOSCANA CENTRO FIRENZE CERTIFICAZIONE PER ESENZIONE
CONTROLLO
DIAGNOSI
DIAGNOSTICA CLINICA
TERAPIA
USL TOSCANA CENTRO PISTOIA CERTIFICAZIONE PER ESENZIONE
CONTROLLO
DIAGNOSI
TERAPIA
USL TOSCANA CENTRO PRATO CERTIFICAZIONE PER ESENZIONE
CONTROLLO
DIAGNOSI
TERAPIA
USL TOSCANA NORD OVEST VIAREGGIO CERTIFICAZIONE PER ESENZIONE
CONTROLLO
DIAGNOSI
TERAPIA
USL TOSCANA SUD EST AREZZO CONTROLLO
TERAPIA
Informazioni aggiuntive sul percorso

La sintomatologia varia a seconda degli organi e apparati coivolti. I tessuti maggiormente interessati sono rappresentati dal cuore, rene, apparato gastrointestinale, fegato, sistema nervoso periferico e tessuti molli. I sintomi maggiormente descritti all'esordio sono rappresentati dalla sindrome nefrosica con o senza insufficienza renale, dallo scompenso cardiaco, da una neuropatia periferica, epatosplenomegalia, anemia, in presenza spesso di astenia, calo ponderale, macroglossia, porpora e disestesie.

Associazioni dei pazienti

ASSOCIAZIONE AMILOIDOSI ITALIANA (A.AM.I.) Sede : Via San Francesco, 12 - 38068 Rovereto - TN) - Indirizzo di posta elettronica: aamiamiloidosi@libero.it, DO.RI.TA via Marradi n. 4, 57126 Livorno.(marcellomurziani@gmail.com)

Link utili

www.amiloidosifirenze.it

Centro per lo studio e la cura delle Amiloidosi Sistemiche. IRCCS Policlinico San Matteo Pavia Italia http://www.amiloidosi.it

Ministero della salute: malattie rare: http://www.ministerosalute.it/malattieRare/malattieRare.jsp Regione Toscana, Malattie rare: http://www.salute.toscana.it/parliamodi/malattie_rare.shtml


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Bibliografia

(1) http://malattierare.regione.veneto.it/cerca_it/dettaglio.php?lang=ita&id=91

Ulteriori informazioni

Per ottenere maggiori informazioni, o per assistenza telefonare al numero verde regionale gratuito 800 880101, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00. Chiuso il sabato e la domenica.

Descrizione clinica

I pazienti devono essere sottoposti ad esami ematici completi tra cui un emocromo, creatininemia, azotemia,elettroliti sierici, protidogramma (con eventuale immunofissazione), dosaggio delle catene leggere libere, immunoglobuline, dosaggio della eventaule componente monoclonale, NT-proBNP, Troponina I, calcemia, esame delle urine con raccolta nelle 24 h (su cui eseguire una clearance ella creatinina ed una eventuale ricerca della proteina di Bence Jones). Dovranno altresì essere eseguiti esami strumentali tra cui una ecografia dell'addome completo + un ecocardiogramma. Per la diagnosi di Amiloidosi sistemica è indispensabile sottoporre il paziente ad un prelievo tissutale per la ricerca dei depositi di amiloide mediante specifiche colorazioni (Rosso Congo). La ricerca di amiloide deve essere effettuata innanzitutto sul grasso periombelicale (GPO) prelevato mediante agoaspirazione. Il test è eseguibile presso l'AOU di Careggi presso il Reparto di Nefrologia dei Trapianti o in Ematologia. In caso di persistenza di sospetto clinico di Amiloidosi con biopsia del grasso periombelicale negativo e/o coinvolgimento d'organo il paziente potrà essere sottoposto ad ulteriori accertamenti tra cui una biopsia delle ghiandole salivari, una biopsia osteomidollare o la biopsia dell' organo clinicamente coinvolto. Una volta accertata la presenza di amiloidosi, per orientare il trattamento terapeutico, si dovrà procedere alla tipizzazione della stessa, utilizzando metodiche di immunoistochimica tra cui un esame particolarmente utile è l'immunomicroscopia elettronica o immunogold eseguibile però solo in pochi centri specializzati come Pavia, unita alla ricerca di una eventaule mutazione della Transtiretina. Dopo la tipizzazione della malattia è indispensabile determinare il danno d’organo, in particolare in relazione all’impegno cardiaco, renale, epatico e del sistema nervoso periferico onde poter adeguatamente valutare la prognosi e la terapia da utilizzare. Nel caso di Amiloidosi secondaria la terapia è essenzialmente quella della malattia di base. Nel caso di una mutazione della TTR è possibile, in casi selezionati, effettuare un trapianto di fegato.

Autore
Dr Franco Bergesio, SOD Nefrologia dei Trapianti, AOU Careggi Firenze

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